giovedì 29 aprile 2010

Quotidiani On-line

Personalmente, nonostante sia connesso alla rete quasi tutto il giorno, al gusto di sfogliare un quotidiano fatto di carta non rinuncio e credo che mai lo farò.

Nella "barra dei preferiti" del mio notebook sono salvati gli indirizzi di Repubblica.it ed ANSA.it: sono innegabili e lapalissiani i vantaggi dell'aggiornamento continuo di notizie possibile solo sul web, ma in questo infinito mondo è facile perdere la rotta: se una persona non ha un tempo limitato o scandito, è facile che si smarrisca per decine di minuti in notizie, link e sottolink. Magari senza trovare ciò che cerca. A mio favore la prova che le homepage dei quotidiani on-line fino a qualche tempo fa riportavano testi interi, oggi sono una serie infinita di link.
Un altro fatto importante è che nel marasma di notizie presenti in rete spesso ce ne sono di false. Sta al lettore verificarle e confrontarle.

La scrittura dei quotidiani on-line non mi intriga. E' rapida, sintetica e non può essere altrimenti se tratta degli aggiornamenti in tempo reale. In rete i minuti di ritardo sono dilatati, sono ore. Talvolta vengono riportati lanci di agenzia senza nemmeno cambiare la punteggiatura. Personalmente trovo avvilente questo tipo di giornalismo (è giornalismo?) e mi chiedo se sto facendo l'Università per questo. Spero di no.

E' un dato di fatto che i siti dei quotidiani e delle agenzie di stampa siano molto simili tra loro così come lo sono le notizie in primo piano e i tagli degli articoli. La fidelizzazione del lettore è sempre più una chimera per quasi tutte le testate.

E' difficile per i quotidiani essere interessanti e in futuro lo sarà sempre più. Servono coraggio e fantasia per sopravvivere in questo mondo ipercompetitivo. Chi riuscirà ad abbinare il contenuto alla forma creativa e stilistica sopravviverà, chi non ci riuscirà cambierà mestiere.

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