venerdì 14 maggio 2010

Lezione con Ferrandi

Con le recenti elezioni inglesi i giornali cartacei hanno vissuto un momento critico, dovendo trovare un titolo appropriato da inserire in prima pagina con il rischio di prendere una cantonata. E’ successo al Corriere della Sera che ha osato troppo ed ha sbagliato attribuendo a David Cameron una maggioranza di seggi utili a governare che, in realtà, non c’era. Premiata al contrario la linea soft di Repubblica.
In questa circostanza i continui aggiornamenti dei quotidiani on line hanno stracciato la carta stampata.
Nelle stesse ore però i quotidiani on line hanno dimostrato anche i loro limiti. Il panico a Wall Street si è scatenato tra le 20.40 e le 21 ore italiane. Un operatore (secondo alcuni di Citigroup avrebbe commesso un errore nell'immettere un ordine (secondo la la Cnbc avrebbe digitato la b di billion anziché la m di million), scatenando il panico tra gli operatori, resi ipersensibili dalle notizie in arrivo dall'Europa. Nello specifico l'ordine errato avrebbe riguardato Procter & Gamble (-2,27%), in rosso di 37 punti percentuali. I quotidiani on line hanno attribuito il crollo delle borse al possibile default greco, travisando completamente la notizia.

Le innovazioni di Internet nascono quasi sempre dalle zone marginali. Il primo quotidiano italiano ad avere un'edizione on line “pensata”, ad esempio, è stato L'Unione Sarda; il primo giornale americano ad andare on line è stato il News & Observer del North Carolina.
I giornali on line hanno molti meno giornalisti in redazione nonostante lavorino di più. Ciò accade perché è difficile convincere i giornalisti vecchio stampo a trasferirsi su internet. All’estero, le redazioni hanno iniziato a fondersi e a collaborare. In Italia, come sempre, tardiamo.
Il modello di business scelto premia l'advertising on line, quelle che interessano sono le pagine più viste. La parte alta della homepage contiene le notizie più cliccate, tra le quali solitamente compare il "boxino morboso".
“la Repubblica” ha aperto varie redazioni locali per avere un maggior appeal nazionale. Per Parma si è deciso di aprire solo l'edizione on line, evitando così un grosso investimento.
Lo scopo delle edizioni locali è quello di creare una comunità; sempre più i siti si struttureranno come social network.
I quotidiani on line sono di bassa qualità per ragioni strutturali, la mancanza di risorse e investimenti è dovuta al fatto che non si è ancora riusciti a trovare un modo per ottenere i fondi necessari.
In Le fotografie utilizzate sono di fotografi freelance o prese dalle agenzie di stampa, per questo si ritrovano le stesse immagini nei diversi quotidiani.
Boston.com è il blog del “Boston Globe”; costruisce reportage con fotografie prese dalle agenzie di stampa. È un modo di fare fotogiornalismo con pochissima spesa.
Le Monde.fr, ottimo sito internet attento a non spostare troppo la parte destra del borsino notizie tecnologiche e sportive.
Le Figaro: impostazione di destra, più simile ai giornali italiani.Sono presenti notizie soft e tendenti allo slogan, rispetto alla Monde le notizie cambiano più velocemente.
Liberation:giornale più piccolo di un tabloid, è stato ridisagnato come una rivista.All’interno di pagine tematiche sono pochi gli argomenti.
News Aggregator:
- The Huffington Post, un esempio di news aggregator di grande successo;
- Real Clear Politics, il modo migliore per avere informazioni sulla vita politica americana;
- Politico, sempre dedicato alla vita politica americana, è uno dei siti più visti; sono presenti numerosi approfondimenti;
- Il Post di Luca Sofri, uno dei news aggregator italiani più importanti, ha una parte di contenuti prodotta da collaboratori, oltre a vari approfondimenti.

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